|
|
|
|
|
|
|
31/03/2007 |
Categoria:
Consulente Familiare
|
|
|
|
|
IDENTITA' DELL'ADOTTATO
| |
Mario, di 45 anni, architetto; Ileana di 40 anni , insegnante. Non hanno figli e hanno adottato una bambina creola di 9 anni che ora ne ha 12. La ragazza ha difficoltà a socializzare specialmente a scuola.
Il problema si pone sul processo di identificazione della ragazza.
IDENTITA' NATURALE, IDENTITA' ACQUISITA?
La ragazza proviene da un paese dell'america meridionale e per motivi di origine familiare e sociale è stata offerta e ottenuta come adottata. I genitori adottivi hanno compiuto questo gesto per il desiderio di dare amore, ma, con molta probabilità, non hanno considerato il trauma del passaggio. Certo vi è stato un cambiamento da una vita stetata a una vita di benessere, ma con un mutamento radicale del modo di essere e di viere la vita. I genitori adottivi le hanno cambiato il nome, l'hanno allontanata dal paese natio, hanno cercato di europeizzarla. Tutto ciò è una sequenza di gravi errori, perpetrati in buona fede. E in buona fede hanno rovinato l'essere a cui volevano dare amore.
- IDENTITA' NATURALE
La ragazza ha le proprie origini con i luoghi, la lingua, i modi di essere, i modi di viere relativi. Ha un molteplice riferimento alla sua terra. A nove anno già ci sono elementi fondanti per un progetto di personalità. Già c'è stato un processo di identificazione di sé rispetto al mondo che la circonda. Avviene il passaggio in una società più opulenta, ma con caratteristiche diverse. Inizialmente tutto viene accettato con gioia perchè c'è il succedersi dalla miseria al benessere, dall'essere poco considerata a un rapporto affettivo. A poco per volta, però, la ragazza prende coscienza della sua diversità e incominciano i problemi. IDENTITA' DA ACQUISTARE La ragazza deve cominciare a fare i conti con la nuova realtà, il cibo, l'ambiente, i compagni di scuola, la società circostante e inizia a fare i paragoni con la sua pelle, la sua lingua, il suo modo di essere, con il suo nome. Perchè si deve chiamare Anna invece che Rosita (nomi inventati) come prima? Perchè gli latri ragazzi sono curiosi o scostanti a motivo del colore della sua pelle, dei suoi tratti somatici? Perchè il cattivo italiano non viene considerato come uno sforzo per esserci? Perchè tutti la considerano e la fanno sentire diversa?
Lei vorrebbe essere come gli altri ed essere accettata come tutti.
Acquistare un nuovo modo di essere è difficile per se stesso, ma lo è più per le circostanze che si creano e sono di impedimento ad una crescita personale e sociale.
COME AGIRE
I nuovi genitori sono stati generosi a pensare all'adozione per dare amore. L'amore va potenziato anche nella risoluzione di non fare sentire l'adottato fuori posto. Necessariamente procurino che l'ambiente familiare circostante , cioè la parentela, sia accettante e accogliente, che non vi sia nessuna discriminazione. L'adottata va accettata ed accolta come persona, come nativa del paese di provenienza, occorre avere interesse per la sua cultura, pur inserendola nella nostra. E' necessario evitare ogni emarginazione razzista e per ciò colloquiare con i cooperatori scolastici, perchè anche i compagni di classe operino questa accettazione ed accoglienza.
Solo se l'adottata si sentirà considerata come persona, per quello che è, per quello che le appartiene, non avrà difficoltà a socializzare e inserirsi. Non dovrà fare un doppio sforzo: adattarsi per sé e superare le oppositività che potrà offrirle l'ambiente. (Da: Il Consultorio Familiare - giovani P. Domenico Correra)
|
|
|
|
|
|
|