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04/04/2007 |
Categoria:
Notizie
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Cei: preti in piazza nel Family day, vescovi no
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La Conferenza episcopale italiana ha dato indicazione ai vescovi del nostro Paese di non scendere in piazza in occasione del cosiddetto Family day che si svolgerą a Roma il 12 maggio. Lo ha confermato il segretario generale della Cei, monsignor Giuseppe Betori, sottolineando, al contempo, che i parroci potrebbero invece essere coinvolti nella kermesse.
"Siamo spesso rimproverati di essere i soli a parlare, ma questa volta č il laicato ad esprimersi", ha detto. "Abbiamo gią dato indicazione ai presidenti dei consiglio episcopali regionali di far comprendere ai loro confratelli che una presenza dei vescovi renderebbe meno evidente l'espressione laicale". Ad una domanda specifica, Betori ha risposto che la presenza dei parroci "dipenderą da come i laici si organizzeranno".
Quanto alla questione dei Dico, il progetto di legge sulle coppie di fatto, Betori ha sottolineato che la nota della Conferenza episcopale italiana ha avuto l'avallo del Vaticano.
"Non ci siamo mossi senza aver sentito la Santa sede", ha detto Betori. Ha anche precisato le parole del presidente della Cei, Angelo Bagnasco, spiegando che non si intendeva parlare di rischio pedofilia e incesto ma sottolineando che quello di Bagnasco era comunque un allarme per le derive etiche.
Sui Dico comunque, ha ribadito Betori, "non c'č bisogno di una legge organica".
Il segretario generale della Cei ha anche ribadito l'allarme dei vescovi italiani che un disegno di legge sul cosiddetto testamento biologico possa introdurre "pratiche omissive e pratiche eutanasiche". "Siamo preoccupati se un disegno di legge sulla dichiarazione anticipata di trattamento dovesse aprire ad una deriva eutanasica di fatto, come spesso accade, ahime', in altri paesi europei", ha detto.
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