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27/04/2007
Categoria: Consulente Pedagogo
     
TROIA: PROGETTO DI AFFETTIVITA' E SESSUALITA' NELLA SCUOLA MEDIA

 
Enza Fatibene


 
Giovanni Pinto


 
Tina Ieluzzi


 
Rino Di Brisco


Alcuni volontari dell’Associazione Consultorio “La Famiglia” di Lucera, anche per l’a.s. 2006/2007, hanno collaborato con i docenti della Scuola Media “Virgilio” di Troia per realizzare il progetto “Educare all’affettività e alla sessualità”.
Il percorso formativo ha contemplato l’approfondimento degli aspetti legati alla dimensione affettiva per arrivare alla consapevolezza degli ulteriori aspetti che caratterizzano una relazione sessuale.
Il lavoro realizzato ha voluto essere un’occasione per facilitare il confronto con i ragazzi raccogliendo le loro curiosità, le paure, spesso anche le provocazioni che per lo più nascono da informazioni confuse che i ragazzi cercano di raccogliere da soli, nel confronto tra pari.
Il progetto ha avuto quali finalità generali l’apertura al dialogo tra pari e l’adulto in un contesto libero da pregiudizi e stereotipi, ha favorito l’avvicinamento dei ragazzi alla dimensione sessuale nelle relazioni, nel rispetto dei tempi e dei bisogni di ciascuno e la comprensione del valore della sessualità come espressione della propria individualità.
In particolare si è voluto promuovere nei ragazzi la consapevolezza della propria identità sessuale stimolando il processo di maturazione che affonda le radici nell’accettazione di sé, nell’identificazione del proprio genere.
Ancora si è voluto aiutare i ragazzi a scoprire e ad utilizzare con consapevolezza e responsabilità le proprie risorse personali; si è scelto anche di accompagnare e sostenere gli adolescenti nello sviluppo dei compiti evolutivi relativi alla dimensione affettiva e sessuale, si è favorita l’accettazione da parte dei ragazzi dei cambiamenti del proprio corpo; infine si è promossa la consapevolezza della fisicità come uno degli aspetti della relazione d’amore.
Per favorire l’avvicinamento dei giovani alla dimensione affettiva e creare occasioni di confronto sono state usate schede stimolo, il lavoro individuale, le attività di gruppo, discussione, feedback costanti sui vissuti e incontri finali di verifica.
La maggioranza dei ragazzi ha accolto con crescente entusiasmo le attività proposte e, soprattutto, il diverso approccio con il quale ci si è relazionati. Essi hanno fatto rilevare che, il più delle volte, hanno difficoltà a parlare di temi così delicati con i propri genitori o insegnanti e che di solito rivolgono i propri interrogativi ad amici più grandi con il risultato di acquisire stereotipi altamente discriminanti nei confronti dell’altro sesso, ma anche distorti rispetto all’espressione della propria sessualità.
Inoltre, sono risultate radicate negli adolescenti con cui si è lavorato, la progettualità di una futura famiglia, il sentimento dell’amicizia, l’innamoramento, che, rappresenta per le ragazze un sentimento da vivere privilegiando la componente affettiva, mentre per i ragazzi è prevalente la curiosità per la dimensione fisica; infine in una discreta quota di essi persiste una elevata conflittualità con i genitori .
Tanto le ragazze quanto i ragazzi condividono il bisogno di autonomia, il desiderio di fare nuove esperienze, la difficoltà di accettarsi e il non sentirsi capiti dagli adulti.
Gli insegnanti, a loro volta, hanno espresso gradimento per la collaborazione ricevuta e stante la difficoltà oggettiva di sintonizzarsi con “il mondo degli adolescenti”, hanno auspicato la necessità di un supporto continuo per non sentirsi più soli di fronte alle situazioni di disagio emergenti nell’ambito scolastico.
In definitiva, i volontari del consultorio, ancora una volta, hanno registrato un riscontro positivo per l’iniziativa formativa promossa e pertanto, ritengono che essa vada ulteriormente perfezionata ed estesa ad altre scuole del territorio.
Don Giovanni Pinto - Tina Ieluzzi - Enza Fatibene - Rino Di Brisco




     
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