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01/06/2007 |
Categoria:
Notizie
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I VESCOVI CONTRO "ANNO ZERO": SCIACALLAGGIO CONTRO LA CHIESA
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Santoro
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Il battage pubblicitario che ha preceduto la messa in onda questa sera su Rai Due del video della Bbc Sex crimes and the Vatican ha già fatto chiarezza sulle reali intenzioni della trasmissione: fare sciacallaggio mediatico contro la Chiesa e il Papa". E' quanto si legge sul Servizio Informazione Religiosa, in una nota a firma di Franco Mugerli, presidente del Copercom, il coordinamento di 23 associazioni cattoliche per la comunicazione con oltre due milioni di iscritti. Secondo l'agenzia di stampa cattolica, "questo filmato della Bbc, più che un'inchiesta, in realtà è un video a tesi, non credibile, con grandi falsità, pretestuoso e pregiudizialmente ostile. E' troppo chiedere al servizio pubblico di aiutare a ristabilire la verità?". "Non temiamo la verità" - "Noi - spiega ancora Mugerli - non abbiamo paura della verità. Riteniamo la pedofilia un grave crimine contro l'umanità e la Chiesa. Ma facciamo nostro quanto richiamato da papa Giovanni Paolo II ai vescovi americani: 'pur riconoscendo il diritto alla dovuta libertà d'informazione, non bisogna consentire che il male morale divenga occasione di sensazionalismo'. In questo modo non si aiuta la ricerca della verità, ma al contrario si contribuisce alla perdita del senso morale della società". Il Copercom, ricorda il Sir, ha contribuito alla legge contro la pedopornografia anche a mezzo Internet. In onda alle 21.05 - Intanto, salvo colpi di scena dell'ultima ora, il discusso filmato Sex crimes and vatican, l'inchiesta della Bbc sui crimini sessuali commessi da alcuni preti cattolici - trasmessa nel 2006 e acquistata da Viale Mazzini su richiesta di Michele Santoro per una cifra tra i 20 e i 25mila euro - stasera andrà in onda. Come da indicazione del dg Claudio Cappon, la trasmissione del filmato sarà seguita da un dibattito tra ospiti "autorevoli" che possano rappresentare le diverse posizioni chiamate in causa. Gli ospiti in studio - In studio con Santoro, ci saranno quindi Mons. Rino Fisichella, rettore della Pontificia Università Lateranense, Don Fortunato Di Noto, dell'associazione Meter che da anni lotta contro il fenomeno della pedofilia su internet, il professor Piergiorgio Odifreddi, matematico, autore di Perché non possiamo essere cristiani e il giornalista Colm O'Gorman, autore dell'inchiesta della Bbc. Il video, che era stato tradotto e sottotitolato da alcuni utenti del web è stato il più cliccato su internet nelle ultime settimane. Il reporter di Panorama-Bbc, Colm O'Gorman, egli stesso vittima da bambino di abusi sessuali da parte di un prete, ha raccolto testimonianze in tutto il mondo a partire dalla cattolicissima Irlanda, fino agli Stati Uniti, al Brasile e in Inghilterra. Il "Crimen sollicitationis" - Al centro dell'inchiesta un documento riservato del Vaticano, chiamato Crimen Sollicitationis, del 1962, che diceva ai vescovi come comportarsi con i preti che tentano approcci sessuali dal confessionale, nonché come affrontare 'ogni atto osceno esterno… con giovani di ambo i sessi'", e una lettera spedita a tutti i vescovi dall'allora Capo della Congregazione della dottrina e della fede e attuale ponefice, Josepf Ratzinger. Cda Rai infuocato - L'inchiesta è stata trasmessa dalla Bbc nello scorso ottobre ed ha sollevato molte polemiche, non ultime quelle interne al consiglio di amministrazione della Rai, dove i consiglieri in quota alla Cdl hanno fatto pressioni affinché il documentario non venisse trasmesso, emanando un documento nel quale attribuiscono la responsabilità della messa in onda esclusivamente al direttore generale Claudio Cappon. Lo stesso leader di Alleanza nazionale, Gianfranco Fini, ospite della puntata di martedì di Ballarò ha detto che "l'acquisto del documentario è uno spreco di soldi" e ha assicurato "che non sarebbe andato in onda". Accuse di censura - E suscitando da più parti le accuse di "tentativo di censura". Così Sandro Curzi ha abbandonato una riunione del Cda della Rai in polemica con gli altri membri spiegando così le sue motivazioni: "Ho abbandonato i lavori del consiglio perché non intendo partecipare in maniera assoluta ad una riunione che si materializza, di fatto, in un tentativo intollerabile di censura preventiva. Nessuno è insindacabile e si può discutere di tutto. Ma non si è mai visto, né in Rai né altrove, che un organo amministrativo si arroghi il diritto di impedire, di ostacolare e magari di annullare una trasmissione giornalistica". Anche il presidente della Federazione della Stampa (Fnsi), Franco Siddi, critica il "tentativo di censura". "Non spetta alla politica decidere i programmi televisivi - ha detto - né tantomeno scegliere quali filmati debbano andare in onda. "Sul video della Bbc acquistato da Annozero - ribadisce - c'è da rispettare l'autonomia decisionale e la responsabilità dei giornalisti e dell'azienda di servizio pubblico". Fermo restando il diritto di critica di ciascuno, sottolinea Siddi, "la censura preventiva, nei confronti di Michele Santoro come di ogni altro giornalista, e su qualsiasi contenuto editoriale, è un vizio antico che la politica deve perdere". Insieme a Michele Santoro in studio ci saranno Marco Travaglio con la sua Posta Prioritaria, Beatrice Borromeo che interagisce con Generazione Zero attraverso Internet, e il vignettista Vauro.
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