Quando una persona, sia esso figlio, allievo, parente, amico, ha un problema, ci viene spontaneo "parlargli", e il più delle volte, parlando, mettiamo in evidenza gli errori o le mancanze da lui commesse.
Molto spesso esprimiamo giudizi negativi che provocano una chiusura in sé dell'altro, un peggioramento dell'immagine di sé e della relazione con noi, in quanto si sente incompreso.
Tali messaggi comunicano inaccettazione.
L'accettazione incondizionata è invece presupposto fondamentale per iniziare a comunicare. L'accettazione non è qualcosa di passivo, ma una forza interiore attiva, che va comunicata esplicitamente.
Ma prima ancora di saper parlare bisogna "Saper Ascoltare" Una tecnica elaborata da Gordon è stata definita: "ASCOLTO ATTIVO". L' ascolto attivo esprime il linguaggio dell'accettazione.

Rifletti: Quante volte ti sei sentito incompreso da chi ti stava ascoltando? Quando sei stato capace di "Ascoltare veramente" colui che ti stava parlando? Sei capace di "Accogliere" chi si rivolge a te senza giudicarlo, nè valutarlo? Vuoi dire la tua su questo argomento? Mandaci una E-mail

Dr.ssa Felicia Cappelletti