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01/07/2007 |
Categoria:
Notizie
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PRIMO MESSAGGIO DI MONS. MIMMO CORNACCHIA ALLA DIOCESI DI LUCERA-TROIA
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1 - Carissimi sacerdoti e fedeli tutti della Diocesi di Lucera - Troia. A voi tutti e a ciascuno porgo il saluto che Gesù diede ai suoi Discepoli il giorno di Pasqua: "Pace a voi". Quando mi è stata comunicata la decisione del Santo Padre, il Papa Benedetto XVI, di nominarmi vostro Vescovo, un senso di sgomento e di trepidazione mi ha preso, ma nel medesimo tempo ho ripensato a quanto Mosè disse al popolo Ebraico:«Il Signore si è legato a voi e vi ha scelti, non perché siete più numerosi di tutti gli altri popoli, ma perché vi ama» (Dt 7, 7). Non posso accampare motivi di vanto, ma solo riconoscere che davvero «il Signore sceglie quanto è debole, perché nessuno possa gloriarsi davanti a Lui» (1Cor 1, 27-28). "Tutto posso in Colui che mi dà forza" (Fil 4, 13) continua San Paolo. Fidandomi solo della vicinanza della Grazia divina, con lo stesso Apostolo vorrei poter affermare anch'io, un giorno:«Mi sono fatto tutto a tutti , pur di salvare ad ogni costo qualcuno» (1 Cor 9, 32). Sì, non ho altro desiderio o ambizione se non quella di "farmi tutto a tutti", pur di far sentire a voi la vicinanza amorevole del Signore Gesù! Aiutatemi nel realizzare tale "sogno".
2. Carissimi, vengo a voi in semplicità ed umiltà confidando unicamente nella potente Grazia divina. Il giovane Davide, indifeso ed inerme, dinanzi al gigante Golia, avanza facendo leva soltanto sulla forza garantita dal Signore. Tutto quanto ho e sono, desidero che diventi nutrimento delle vostre anime, balsamo delle vostre ferite e vanto della vostra fede. Voi, più di ogni cristiano, siete la "Città sul monte" e "la luce sul candelabro". Questa è la nostra vocazione, ma anche la nostra missione. Aiuteremo insieme coloro che si sentono smarriti e disorientati, demotivati e sfiduciati, a ritrovare più facilmente la strada della consolazione e della fiducia. Un proverbio africano dice che:«La casa dell'amico non è mai lontana». Vorrei che sentiste così, fin d'ora, la casa del Vescovo e che io sentissi mia la casa di ciascuno di voi. Affrettiamo l'incontro, riduciamo sempre e qualsiasi "distanza".
3. Questo cammino di comunione, certo, sarà facilitato per tutti se faremo leva sul bene che i venerati miei predecessori, in modo indelebile hanno lasciato, quale spirituale eredità. Al caro Mons. Francesco Zerrillo, che con tenacia e semplicità evangelica ha incarnato l'aspetto più affascinante di Gesù, Buon Pastore, la mia grata stima. A1 venerato Mons. Raffaele Castielli, la mia personale riconoscenza per l'amore con cui ha servito la nostra Diocesi. Il Signore mi dia la sapienza di sentirmi sempre in continuità con il loro zelo pastorale.
4. Con gioia porgo, poi, il mio cordiale ed affettuoso saluto a voi giovani incamminati verso il sacerdozio. Non lasciatevi scoraggiare o lusingare dalle seduzioni effimere del mondo. Rivolgo altresì un caloroso saluto a voi Religiosi e Religiose, a voi aderenti agli Istituti secolari e di vita consacrata nel mondo. A tutti faccio fiduciosa richiesta della continua preghiera, "olio" necessario alla lucerna della nostra Missione. Ai Diaconi permanenti un grazie ed un invito a servire sempre "in laetitia" il Signore. Esprimo gratitudine e incoraggiamento ai catechisti, agli animatori di Comunità, agli aderenti all'Azione Cattolica, e a tutte le aggregazioni laicali, a quanti sono impegnati nel volontariato e alle Confraternite. "Siate", amava dire il grande Pontefice Giovanni Paolo II, "le sentinelle del mattino sulle vette del mondo". A tutte le Autorità civili e militari, un deferente saluto e la mia collaborazione nell'impegno a servire la "città degli uomini", pensando con il cuore di Dio, padre di tutti. Un saluto particolare rivolgo a tutte le famiglie cristiane, grembo di vita e tabernacolo di valori intramontabili. Una benedizione speciale vada sui bambini e fanciulli, su tutti gli studenti, docenti ed operatori nel campo della cultura e del sociale; su quanti sono negli Ospedali e in luoghi di sofferenza. Infine, si sentano coinvolti nell'unico abbraccio di amore quanti sono lontani dalla fede, extracomunitari e senza fissa dimora. Intercedano per noi la Madre di Gesù e i nostri Santi Patroni.
Il Signore vi dia pace e fiduciosa speranza. Vi stringo tutti con fraterno affetto.
Don Mimmo Cornacchia Vescovo eletto di Lucera - Troia
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