Al nostro nuovo Vescovo non manca certo il senso cristiano della famiglia
E non poteva essere diversamente…!
Lo abbiamo notato: con gli occhi gonfi di commozione e con un piccolo groppo in gola, al momento del ricordo e dei ringraziamenti, Mons. Domenico Cornacchia non poteva non ricordare “mamma e papà”, quasi che fossero lì presenti – e sicuramente lo erano per davvero –, e poi tutti i suoi familiari.
Un breve accenno – ripetuto due volte – ed il battito del suo cuore per la famiglia è divenuto palese.
Ma anche il ricordo ed il ringraziamento per i suoi genitori e fratelli di adozione sacerdotale, non è stato da meno.
Egli, con una quasi impercettibile (e per molti scontata) citazione, ci ha invece già insegnato che per giungere alle nostre mete, ai nostri traguardi, oltre che a Dio Onnipotente, non possiamo non essere grati a chi ha dato la propria vita per noi: e chi se non un vera mamma ed un vero papà?
Specie se si è cresciuti in una famiglia sana, che trasmette valori, valori cristiani, di fede, di speranza, di carità; che sa donare – al momento della chiamata - il proprio figlio, sapendo di essere solo un arco nelle mani del Sommo Arciere e che esso è solo una freccia che va scoccata e non trattenuta nella faretra del proprio egoismo.
Due lacrime, due parole ed il primo messaggio pastorale per noi è giunto forte e chiaro.
E’ un buon inizio.
Grazie Mons. Cornacchia.
A presto vederci qui, nel nostro sito e nella nostra sede, che ora sono pienamente anche tuoi!
R.P.