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17/03/2008 |
Categoria:
Pastorale Familiare
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GIUSEPPE, UN AMORE SENZA POSSEDERE. "Giuseppe, figlio di Davide, non temere di prendere con te Maria" (Mt. 1,18-24)
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Il prof. Gigi Avanti, membro della Consulta di P.F.
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L'assemblea durante la relazione
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I partecipanti al seminario di aggiornamento
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La dr. Nives Borrelli
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Giuseppe è l'uomo innamorato:decide di lasciare la fidannzata, per rispetto non per sospetto, e non vuole denunciarla pubblicamente; continua a pensare a lei, insoddisfatto della decisione, a lei presente perfino nei suoi sogni; la prende infine con sè, preferendo Maria alla propria discendenza, scegliendo l'amore invece della generazione. Grandezza umana di Giuseppe, radice segreta della verginità della coppia di Nazaret:E' POSSIBILE AMARE SENZA POSSEDERE. Nel Vangeleo di Luca l'annunciazione è fatta a Maria; secondo il Vangelo di Matteo l'annunciazione è invece fatta a Giuseppe. Se sovrapponiamo i due Vangeli, scopriamo che in realtà l'annuncio è fatto alla coppia, la vocazione è rivolta allo sposo e alla sposa insieme, dentro il matrimonio. Dio parla a tutti e due, al giusto e alla vergine innamorati. Opera i suoi fatti più straordinari, lavora per un mondo nuovo dentro la coppia, protagonista della vita nuova e protagonista dell'amore. Lavora dentro le famiglie, dentro le nostre case, nel dialogo, nel dramma, nella crisi, nei dubbi, negli slanci di una coppia già formata, laddove si creano quelle oasi di verità e di amore che sono come il collaudo del Regno, piccole oasi per contendere il cuore al deserto. La coppia, custode dell'immagine, la coppia con il suo amore e la sua capacità di dono, la coppia cui è affidata la vita, la coppia senza il cui coraggio neanche Dio avrebbe dei figli, la coppia maschio e femmina è la destinataria della prima benedizione biblica. La coppia è la benedizione per il mondo. Non solo immagine del Creatore, ma di più, è immagine della Trinità, di un Dio il cui mistero vibra di un infinito movimento d'amore, che è in se stesso scambio, reciprocità, dono, comunione, vita che dà vita. E la casa è il luogo della buona battaglia dell'amore. La mia casa è il luogo dove Dio si fa prossimo, si fa vicino, perchè Dio parla prima di tutto attraverso i volti delle persona che ci ha messo accanto, ci guarda prima di tutto con lo sguardo delle persona che vivono accanto a noi. Dio ci benedice ponendoci accanto persone di luce, persone buone, e talvolta - per i più forti tra noi - ci benedice ponendoci accanto persone che hanno bisogno, un enorme bisogno di noi. In ognuna delle nostre case egli invia angeli, come in quella di Maria; invia sogni e progetti , come in quella di Giuseppe. I nostri primi annunciatori sono quelli che vivono con noi, messaggeri dell'invisibile, annunciatori dell'infinito. Dio manda Angeli in ogni casa, affidati al nostro amore.
PREGHIERA Giuseppe, uomo del silenzio e della contemplazione, insegnaci a leggere con fede la storia, a scoprire come il Padre nascostamente operi sempre negli eventi senza alterarne il corso: aiutaci perchè ciascuno risponda alle personali attese di Dio come tu hai risposto. Amen,
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