|
|
|
|
|
|
|
04/04/2008 |
Categoria:
Notizie
|
|
|
|
|
COMUNICATO STAMPA FORUM NAZIONALE SANITA’
(Presidente: Prof. Filippo M. Boscia)
| |
COMUNICATO STAMPA FORUM NAZIONALE SANITA’ (Presidente: Prof. Filippo M. Boscia)
Il Forum Nazionale Sanità, appresa la notizia della decisione adottata dalla Regione Puglia riferita alla dispensazione gratuita nei Consultori dei presidi contraccettivi ormonali, esprime perplessità sul provvedimento adottato. Non ci si può esimere dal rappresentare la preoccupazione che tale decisione diventi un approccio complice che contribuisca a comunicare ai giovani una banalizzazione della sessualità. La sessualità è qualcosa di importante come importanti sono i coinvolgimenti emotivi. Il sesso non è una faccenda di zucchero filato o un qualcosa da consumare senza troppi pensieri bensì è cosa grandiosa che fa toccare all’uomo e alla donna le vette e gli abissi; è un’esperienza fortissima che esprime tutta la grandezza umana. Ogni profilo sanitario che abbia a cuore la salute dei cittadini, intesa come espressione globale di benessere fisico, psichico, sessuale, emozionale, affettivo ed emotivo, non può esimersi dall’offrire soprattutto agli adolescenti e ai giovani una giusta educazione alla sessualità e all’amore per renderli capaci di rispettare la propria e l’altrui corporeità. In questo si esprime anche il profondo rispetto della vita! La banalizzazione della sessualità e della riproduzione è proprio uno dei principali fattori all’origine del disprezzo della vita nascente. I livelli di informazione che si riscontrano nell’attuale organizzazione dei servizi socio-sanitari, costituiscono un fattore di rischio ulteriore a cui vengono esposte proprio le fasce deboli (adolescenti, giovani, immigrati, ecc). Non è la dispensazione gratuita di contraccettivi che risolverà il problema del ricorso all’aborto volontario. Avremmo gradito un preventivo programma consultoriale di educazione sessuale caratterizzato in positivo come scoperta di emozioni e sviluppo di conoscenza delle relazioni affettive. Quanto è stato deliberato appare in tutta la sua valenza negativa in palese contraddizione con l’attuale concezione di educazione alla salute volta alla promozione del benessere attraverso il potenziamento della capacità decisionale degli individui e delle comunità. Non si dimentichi mai che l’Organizzazione Mondiale della Sanità ha definito la promozione della salute come “processo” per cui le persone incrementano autonomamente, se ben informate, il controllo e la gestione diretta delle proprie condizione. In riferimento alla “pillola del giorno dopo”, a coloro i quali affermano che “dovrà essere garantita la prescrizione”… “fermo restando che si tratta di un mezzo di emergenza”, pensiamo di spiegare che è errato definire contraccettivo, ovvero contro la fecondazione, un prodotto che agisce anche dopo che questa si sia verificata. La “pillola del giorno dopo” è un intercettivo post-coitale con meccanismo a volte abortivo. Quest’ultima sperimentazione, accanto a questioni di tipo tecnico, solleva problematiche deontologiche e giuridiche che richiamano non soltanto all’autodeterminazione della donna ma, in simmetria all’autonomia e responsabilità dei medici. In definitiva il sanitario che non intende contribuire ad un atto da lui considerato soppressivo di una vita umana certamente dovrà sollevare obiezione di coscienza anche per quanto riguarda la prescrizione e la somministrazione.
Prof. Filippo M. Boscia 1° aprile 2008 Presidente FORUM NAZIONALE SANITA’
|
|
|
|
|
|
|