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11/04/2008
Categoria: Notizie
     
COMUNICATO STAMPA:“Per un fisco a misura di famiglia” Firme anche all’ospedale Miulli di Acquaviva Le iniziative di domenica 6 aprile

Sono oltre 10 mila le firme raccolte in Puglia al 31 marzo, a sostegno della petizione popolare “Per un fisco a misura di famiglia” lanciata dal Forum nazionale delle associazioni familiari. Lo rende noto la Segreteria del Forum regionale. In queste ore si stanno ultimando le operazioni di conteggio delle firme pervenute sinora. Ma si stima di raggiungere almeno quota 15 mila entro il 15 aprile, termine ultimo per la raccolta. Molte iniziative sono in programma nei prossimi giorni. Tra esse spicca l’adesione all’iniziativa del Forum da parte dell’Ospedale Generale Regionale “F. Miulli” di Acquaviva delle Fonti, in provincia di Bari L'Amministrazione ha infatti autorizzato la raccolta firme, dal 3 al 15 aprile, nei locali della struttura sanitaria. Alcuni volontari delle associazioni del Forum saranno a disposizione per chiarimenti.
Altra iniziativa importante è quella in programma sabato 5 aprile presso l’Istituto Margherita di Bari. L’intera giornata è dedicata alla petizione, così come stabilito dall’Agesc (associazione genitori scuole cattoliche), dall’Age (associazione genitori scuole statali) in collaborazione con il Forum nazionale. Sono 10 le città italiane in cui i genitori delle associazioni in questione hanno organizzato la giornata di sensibilizzazione; Bari è una di esse e ha aderito con l’Istituto Margherita che vedrà una grande mobilitazione in favore della petizione soprattutto nelle prime ore della mattinata. Incontreranno i genitori Vito Massari, presidente regionale Agesc e Lodovica Carli, presidente del Forum regionale.
Continua la raccolta di firme davanti alle parrocchie, in particolare, nella giornata di domenica 6 aprile, presso la parrocchia S.Francesco da Paola al quartiere Japigia di Bari, la parrocchie S.Maria del Carmine di Sannicandro di Bari, presso le parrocchie di Taranto, Fasano, Manduria, Altamura, Gravina, Monopoli, Acquaviva delle Fonti,....
Infine, sempre domenica 6 aprile, a Molfetta, presso l’aula magna del Seminario vescovile, alle ore 20.00 si terrà un incontro sulla petizione. Interverranno Lodovica Carli, presidente regionale del Forum e Maria Laura Basso, vice presidente regionale e vice presidente nazionale dei Giuristi Cattolici.

Ricordiamo che le firme saranno consegnate al presidente Napolitano il 15 maggio a Roma, in occasione della Giornata Internazionale della Famiglia.
Con la petizione il Forum nazionale delle associazioni familiari chiede un sistema di deduzioni dal reddito pari al reale costo di mantenimento di ogni figlio a carico, e nel quale l'imponibile venga calcolato non solo in base al reddito percepito ma anche in base al numero dei componenti la famiglia.

Di seguito una scheda sulla petizione

SCHEDA SULLA PETIZIONE POPOLARE “PER UN FISCO A MISURA DI FAMIGLIA”

Mantenere ed educare i propri figli è, per la famiglia, oltre che un obbligo morale e naturale anche un diritto-dovere costituzionale. Un fisco ingiusto significa famiglie povere, figli che non nascono. Un Paese che non si rinnova.
Il Forum ritiene che vada introdotto un sistema fiscale basato non solo sull’equità verticale (chi più ha più paga), ma anche sull'equità orizzontale per cui, a parità di reddito, chi ha figli da mantenere non deve pagare, in pratica, le stesse tasse di chi non ne ha.
Il reddito imponibile deve dunque essere calcolato non solo in base al reddito percepito, ma anche in base al numero dei componenti della famiglia.
Il Forum chiede, quale primo passo verso una vera equità fiscale, un sistema di deduzioni dal reddito pari al reale costo di mantenimento di ogni soggetto a carico, sulla base delle scale di equivalenza, indipendenti dal reddito,che gli studiosi hanno da tempo identificato.
Questo sistema è semplice, di immediata applicazione, mantiene intatta la progressività del prelievo, può sostituire migliorandolo l’attuale complicato sistema di detrazioni. Il problema di coloro che non godrebbero delle deduzioni, a causa di redditi troppo bassi, i cosiddetti incapienti, si può facilmente risolvere introducendo l’imposta negativa, un’integrazione al reddito pari alla deduzione non goduta.
In questo modo, nell’ambito di una futura, complessiva riforma del sistema fiscale, sarà possibile prevedere anche l’introduzione di strumenti, quale il quoziente familiare, che abbiano alla base, come soggetto imponibile, non più l’individuo ma il nucleo familiare.

Con preghiera di pubblicazione o notizia. Grazie
Bari, 2 aprile 2008

L’ufficio stampa
Daniela Zazzara




     
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