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31/03/2009
Categoria: Notizie
     
QUALCHE PILLOLA DI BUON UMORE IN FAMIGLIA

 


I genitori sono quelle persone che autorizzano i figli a fare tutto il fracasso che vogliono, a condizione che lo facciano in silenzio.

Sono buffi, i genitori. Prendete ad esempio due coppie, con un figlio ciascuna, che abitino in due appartamenti contigui. Entrambe saranno convinte che il proprio figlio sarebbe educatissimo se solo non frequentasse quella peste del figlio dei vicini.

"Sono disperato - scrive un padre a una rivista - Quand'ero bambino, dovevo obbedire senza discutere a mio padre. Dopo che mi sono sposato, ho dovuto mettermi sull'attenti davanti a mia moglie. Ora, bisogna che scatti agli ordini dei miei quattro figli. Credete che prima o poi verrà il momento in cui potrò fare di testa mia?"

Una volta si diceva: « I genitori danno la vita ai figli. E la vita è il bene più prezioso. Dunque, dovendo loro la vita, i figli devono tutto ai genitori».
Attualmente, il ragionamento è diverso. Ora si afferma: "I genitori si sono assunti la responsabilità di dar la vita ai figli in un mondo così cattivo. Perciò, i genitori devono tutto ai figli".

Un buon samaritano aveva una teoria secondo la quale le cose sarebbero andate senz'altro me¬glio se i genitori si fossero inte¬ressati maggiormente a ciò che facevano i figli. Per dimostrarne la validità, decise di condurre una piccola inchiesta telefonan¬do verso le nove di sera a una de¬cina di coppie di suoi amici e chiedendo: «Sapete dove sono i vostri figli a quest'ora?» Nella maggior parte dei casi, ri¬spondeva una voce infantile di¬cendo: «Può richiamare più tardi? I miei genitori sono usciti e non so assolutamente dove sono».

Per una volta, un giovane decide di fare il bagno al proprio figlio¬letto che, immerso nell'acqua tiepida, esclama estasiato: «Sei quasi bravo come la mam¬ma, babbino! Però lei mi toglie sempre le scarpe e le calze pri¬ma di mettermi nella vasca!».

La mamma s'avvicina al bambino con l'olio di fegato di merluzzo in una mano e il cucchiaio nell'altra.
- No! no! - urla il bambino - vo¬glio che sia la nonna a darmelo! - E perché? - chiede stupita la madre.
- Perché trema!

Un bambino di quattro anni esclama:
- Papà, sto per sposarmi. - Ah! E con chi? - Con la nonna.
- Ma piccolino mio - dice il padre ridendo, - non puoi mica sposa¬re mia madre.
- Ma come - fa il bambino - ho forse detto qualcosa io, quando tu hai sposato la mia?

La maestra propone ai suoi alunni di portare in classe un oggetto che serva a salvaguardare l'ambiente. Prima di portarlo a scuola, però, dovranno discutere coi genitori circa le funzioni dell'oggetto. Luigi porta un bidone della spaz¬zatura; i suoi genitori hanno os¬servato che sarebbe una bella co¬sa se tutti si abituassero a gettare i rifiuti negli appositi contenitori, e fare una raccolta differenziata. Matteo, invece, entra in classe con una mascherina, dicendo che la mamma ha esclamato che sarebbe meraviglioso se ci fos¬sero meno automobili. Pierino mostra alla maestra una bombola di ossigeno. «Ma, dimmi, Pierino, cosa hanno detto i tuoi genitori?» «Nulla, signora maestra.»
«Non è possibile, qualcosa avranno pur detto, è un oggetto così insolito!»
«Le assicuro signora maestra che non mi hanno detto niente.» «Ma, neppure i tuoi fratelli? O, che so, i tuoi nonni?»
«Beh, mio nonno continuava a ur¬lare: "Non me lo levare! Non me lo levare!".»

La nonna chiede alla sua nipoti¬na: «E che cosa dai al tuo fratelli¬no per il suo compleanno?». La bambina ci pensa un attimo e poi risponde:
«Non lo so. L'anno scorso gli ho dato il morbillo».




     
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